La società costruttrice e l’amministratore di condominio che non si attiva per far rimuovere le barriere architettoniche devono risarcire il disabile per la discriminazione indiretta messa in atto nei suoi confronti. Nulla è invece dovuto dal Comune che, sullo stesso edificio, concede una sanatoria e un permesso di agibilità, quest’ultimo poi annullato dal TAR.
Cassazione civile sez. I, 15/06/2023, n.17138