In materia successoria, la domanda formulata dal chiamato all’eredità, di voltura di una concessione edilizia precedentemente richiesta dall’ereditando, comporta inevitabilmente accettazione tacita dell’eredità e l’assunzione della qualità di erede, trattandosi di condotta che non è possibile ricomprendere nel novero degli atti conservativi e di gestione dei beni ereditari – notoriamente consentiti dall’art. 460 c.c. anche prima dell’accettazione – poiché esorbita dalla semplice conservazione dello stato di fatto sussistente al momento dell’apertura della successione.
Cassazione 08/01/2013, n. 263