In tema di divisione giudiziale vanno formate porzioni concrete anche disomogenee in misura proporzionale all’entità di ciascuna quota

Agosto 26, 2020by Studio Legale Mauro

In tema di divisione giudiziale vanno formate porzioni concrete, tutte comprensive di beni (immobili, mobili e crediti) di eguale natura e qualità in misura proporzionale all’entità di ciascuna quota, in guisa tale che permanga inalterata la proporzione fra i valori delle corrispondenti quote ideali di comproprietà. Tali quote possono ben essere disomogenee, in quanto il diritto dei condividenti ad una porzione in natura di ciascuna delle categorie di beni in comunione non si realizza attraverso il frazionamento quotistico delle singole entità appartenenti alla stessa categoria, ma attraverso la proporzionale divisione dei beni compresi nelle tre categorie degli immobili, mobili e crediti. Evidentemente, però, l’indivisibilità o la disagevole divisibilità di un immobile può ritenersi predicabile solo nell’ipotesi in cui singole unità immobiliari siano considerate indivisibili o non comodamente divisibili; ma tale indivisibilità non può riguardare interi blocchi di beni.

Cassazione civile sez. II, 25/08/2020, n.17723 (in senso conforme Cassazione civile sez. II 29/11/2011 n. 25332)

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