Per la valida proposizione delle azioni di nullità e di annullamento del testamento è necessario dimostrare il proprio interesse ad agire

Maggio 18, 2020by Studio Legale Mauro

In tema di successione testamentaria, è opinione consolidata del Supremo Consesso che colui a cui è riconosciuta la legittimazione attiva in relazione all’esercizio delle azioni di nullità e di annullamento del testamento, è comunque tenuto a dimostrare l’esistenza, in concreto, del proprio interesse ad agire.

Ne deriva che ove parte attrice non riesca a fornire la prova dell’indispensabilità del ricorso all’autorità giudiziaria al fine di scongiurare, mediante l’eliminazione degli effetti giuridici della scrittura testamentaria impugnata, il pregiudizio di un proprio diritto soggettivo e la lesione, quindi, della propria sfera giuridica, le surriferite azioni di nullità e di annullamento non saranno esperibili.

(Cassazione 10/04/2020, ordinanza n. 7784, e Cassazione 29/01/2019, ordinanza n. 2489)

IN SINTESI: La necessità, per chi agisce per l’annullamento o la nullità del testamento, di dare prova dell’indispensabilità del ricorso all’autorità giudiziaria al fine di evitare una lesione della propria sfera giuridica.

Studio Legale Mauro