In caso di occupazione illegittima di un immobile, il danno subìto dal proprietario non si può ritenere sussistente ‘in re ipsa’, posto che così argomentando si finirebbe per identificare il danno con l’evento dannoso e configurare un vero e proprio “danno punitivo”. Il danno da occupazione illegittima, in quanto particolarmente evidente, può essere agevolmente dimostrato sulla base di presunzioni semplici, senza giungere, però, ad un alleggerimento dell’onere probatorio tale, da esonerare il danneggiato dalla dimostrazione dei fatti che devono essere accertati, ossia l’intenzione concreta del proprietario di mettere l’immobile a frutto.
Tribunale sez. II – Pavia, 09/02/2022, n. 160